Con questo video speriamo di riuscire a farvi rivivere la magia di quei momenti
Segnali Mediterranei
il piacere di comunicare... tra origini e futuro
lunedì 2 febbraio 2015
Il Palazzo del Governo veste Alarico
A Cosenza, nella suggestiva Piazza XV Marzo, durante le feste natalizie, si è potuto ammirare il Palazzo del Governo "tingersi" del mito di Alarico
martedì 16 settembre 2014
Inno alla vita
Qualche giorno fa, sfogliando il "Messaggero di Sant'Antonio", ho letto questa splendida testimonianza che è un vero è proprio inno alla vita. Mi sono quasi commossa nel leggere queste splendide parole, quindi ho deciso di farle conoscere anche ai lettori del nostro blog
«Ricevo ogni mese il “Messaggero di sant’Antonio”. Sono di Roma,
ma molte volte ho preso il treno per venire a trovare il Santo. Mi
piacerebbe che leggeste la mia testimonianza e spero che la mia storia
sia d’esempio per molte persone».
M.S. è nata da un grande amore, ma nessun amore, per quanto grande, è sicuro. E si resta sole, come qualunque altra donna che abbia concepito il proprio figlio in una sera in discoteca, o in un’avventura senza importanza, o con un uomo di cui non ricorda neanche il nome. Non buttate i vostri bambini per chi non c’è più, non buttateli in cambio dell’amore o delle promesse di un uomo. Non buttateli per i divertimenti, le feste, l’università, la libertà o per la prospettiva di una vita migliore. Non buttate questo dono per il mondo, la gente, le chiacchiere, la vergogna, la paura di rovinarvi il corpo, la paura della solitudine. Un figlio vale più di tutto questo, vale anche più di noi stessi.
È vero, all’inizio ci saranno genitori sconvolti, arrabbiati, delusi, amici che rideranno, vicini che spettegoleranno, persone che vi isoleranno come lebbrose. Ma avrete il vostro bambino: non sarete mai più sole e questo, credetemi, basta. Basta una tuta vecchia con un cuore che vi scoppia di gioia nel petto mentre guardate il vostro bambino spegnere le candeline, piuttosto che avere venti paia di scarpe, una bella macchina e tanti vestiti, ma non riuscire a trattenere le lacrime al pensiero che il vostro bambino quelle candeline non le spegnerà mai. L’aborto devasta per sempre e devasta te, non i tuoi amici, il tuo ragazzo o i tuoi genitori. E invece il miracolo è questo: un sorriso bellissimo, due manine grassocce e un amore indescrivibile.
Ho avuto tanto affetto, tante mani tese ad aiutarmi, incoraggiarmi, darmi forza, persone impensabili che magari prima neanche mi salutavano e dopo facevano a gara per offrirmi il loro aiuto. Questo fanno i bambini: trasformano ciò che è buio in una luce bellissima e diventano i figli e i nipoti di tutti, professori compresi. Restano i cuori duri, ma quelli non fanno storia. Certo, adesso nella mia borsa, insieme con il cellulare e i trucchi, ci sono pannolini, biberon, salviettine e ciucci, ma (M.S. e io) siamo belle lo stesso, anzi siamo belle due volte. Le notti sono ancora abbastanza movimentate: latte, pagine da studiare, compiti da finire, tanta stanchezza, ma anche tanti sorrisi. A volte lei si sveglia impaurita, allunga la manina a cercare i miei capelli o le mie guance e mi guarda come a dire “Mamma dove sei?”. E io la guardo e le dico: “Amore, mamma è qui”. Lei mi sorride, chiude gli occhi e dorme. Sono qui, questo è il mio posto, accanto a te, abbracciata a te. Madre Teresa di Calcutta diceva: “Le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita, ma superando insieme tutte le difficoltà”. È vero. Non buttate i vostri bambini».
martedì 9 settembre 2014
Viaggiando ...
... scorci di un'estate vista dagli amici
Guardia Piemontese (Cs)
Scoglio della Regina
Foto Gianni Maletta
Lo scoglio della Regina deve il
suo nome ad una leggenda: un re che viveva in quei posti con la sua
consorte, vinto dalla noia, decise di imbarcarsi via mare per ritrovare se
stesso dicendo alla moglie che una luce rossa all’orizzonte avrebbe
annunciato il suo ritorno. Però ogni attesa era vana perché passavano
giorni, settimane e mesi infruttuosamente. La regina sempre più
sconsolata, anziché dalla spiaggia, volle salire sulla sommità di un
grande scoglio che era nei pressi per vedere meglio l’orizzonte ma cadde
nel mare in tempesta e scomparve. Ora si dice che nelle sere in cui il
sole al tramonto diventa rosso, le anime del re e della regina si
incontrano in una grotta in fondo agli scogli ed anche le onde più
turbolente si calmano in omaggio ai due sovrani.
Torre Melissa (Kr)
Foto Rosa Filippelli
Torre Melissa è una frazione costiera del comune di Melissa, in provincia di Crotone.
I primi documenti che fanno riferimento a Melissa sono del 1200 ma la sua stroria risale a molti anni prima come provano alcuni ritrovamenti di cocci di pavimentazione risalente all’epoca romana. Ricordata da Ovidio nella Metamorfosi, sembra essere fondata da Melisseo re di Creta. Secondo altri il nome deriva dal greco “Melissa” ape, miele; secondo altri, ancora, sulla fama che vi godeva la maga Melissa.
I primi documenti che fanno riferimento a Melissa sono del 1200 ma la sua stroria risale a molti anni prima come provano alcuni ritrovamenti di cocci di pavimentazione risalente all’epoca romana. Ricordata da Ovidio nella Metamorfosi, sembra essere fondata da Melisseo re di Creta. Secondo altri il nome deriva dal greco “Melissa” ape, miele; secondo altri, ancora, sulla fama che vi godeva la maga Melissa.
Torre Melissa è di recente sviluppo (fine anni sessanta)
e basa la propria economia sul turismo e sulle piccole attività
artigianali. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di numerosi vitigni che promettono la produzione dei noti vini Cirò e Melissa.
Irlanda del Sud, scogliera di Moher
Foto Marisa Perri
Le Scogliere di Moher sono impressionanti e suggestive scogliere a picco sul mare situate vicino al villaggio di Doolin sulla costa occidentale del Clare, contea irlandese.
Il punto più alto delle scogliere, che sono lunghe circa otto chilometri, raggiunge i 214 metri d'altezza sull'Oceano Atlantico, mentre la propaggine più meridionale scende a 120 metri.
Grazie agli amici che hanno contribuito con le loro foto
alla pubblicazione di questo post.
giovedì 4 settembre 2014
La barbarie
La
barbarie si nasconde,
non
la vedi ma è li,
accovacciata,
mimetizzata.
Aspetta
il suo momento!
Non
tiene conto del bene,
ma
vuole affermare se stessa.
La
barbarie possiede l’uomo,
l’uomo
che la desidera,
quello
che le apre i suoi
sentimenti,
il suo cuore.
Egli
ormai è perso,
si
è donato all’assurdità
di
una violenza che colpisce
gli
uomini giusti.
Beati
gli operatori di pace,
perché
saranno
chiamati
figli di Dio.
Dedicata
a Vittorio Arrigoni.
Un pensiero anche a coloro che, come lui, hanno perso la vita mentre si battevano per la pace, per la giustizia, per una informazione libera.
Un pensiero anche a coloro che, come lui, hanno perso la vita mentre si battevano per la pace, per la giustizia, per una informazione libera.
martedì 19 agosto 2014
sabato 31 maggio 2014
Rallegrati Maria
Quante sono le volte che t’ ho pensato o Padre, ogni volta ti sentivo nel cuore.
Io cercavo di serviti nell’ombra, di donarti tutto quello che ero.
Poi un giorno mi hai chiamata per nome, per coprirmi di tutte le grazie,
per donarmi la gioia più grande, per chiamarmi al tuo progetto d’amore.
Rallegrati Maria perché ho scelto te,
non voglio un’altra madre, sei l’unica per me.
Rallegrati Maria perché sarai Regina
del cielo della terra, degli angeli dei santi.
Rallegrati Maria.
Il mio cuore è scoppiato di gioia, si è tuffato nelle lacrime
ed il pianto non voleva finire, quando ho detto di si all’Amore.
Io cercavo di servirti nell’ombra, di donarti tutto quello che ero.
Poi un giorno mi hai chiamata per nome, per coprirmi di tutte le grazie.
Rallegrati Maria perché ho scelto te,
non voglio un’altra madre, sei l’unica per me.
Rallegrati Maria perché sarai Regina
del cielo della terra, degli angeli dei santi.
Rallegrati Maria.
Testo e musica: Anioti
Esecuzione e voci: Anioti e Roberta Montaggio video: Roberta
giovedì 17 aprile 2014
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